venerdì 6 febbraio 2015

All'Agriturismo Porca l'Oca di Casale sul Sile, con Aquositas Circuito delle Terre d'Acqua



L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione l'Altratavola, nel quadro delle iniziative di informazione di 'Comunicare per Esistere 2015', hanno organizzato un incontro a Casale sul Sile, sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, sui temi del Circuito di Terre d'Acqua Aquositas.
Presso l'agriturismo Porca l'Oca si sono incontrati i rappresentanti del Cenacolo Terre del Sile ; la vice presidente della Associazione culturale Italia-Austria, Brigitta Reichel ( che è intervenuta sul tema del bacino del Danubio) ; Juliana Pradella (Ufficio Turistico di Sillian, Tirolo Orientale) sui temi delle ciclovie lungo il fiume Drava e , più in generale, sulle bellezze ambientali del suo territorio ; il Consorzio Bagnacavallo ( che ha ricordato anche l'attività dell'Ecomuseo delle Acque Palustri di Villanova di Bagnacavallo) ; il Cenacolo Terre del Piave ; l'Ecomuseo delle Acque del Gemonese (Friuli Venezia Giulia) ; il Comitato Bologna capitale del gusto ( sul tema Bologna ,Città d'Acqua) ; Creta (Grecia) , il Cenacolo della Lombardia (sul tema : una regione d'acque) e il Cenacolo dell'Istria ( Croazia e Slovenia).
Il circuito organizza e promuove dei percorsi d’informazione per mettere a confronto idee, iniziative, progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali, culturali ed ambientali dei territori di riferimento.
Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori ( fino ad aprile) e l'intervento a Milano, nel periodo di Expo 2015, per raccontare a giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro
culture.

Poi un menù a base di oca, accompagnato dai vini della Cantina di Marco Vecchiato (Marcon-Ve) e de Il Consorzio Il Bagnacavallo (il mitico burson), hanno deliziato i convenuti all'incontro.
I formaggi del Caseificio Artigiano Zanchetta di Casale sul Sile hanno vieppiù valorizzato la serata a convivio.
L' agriturismo Porca l'Oca di Casale sul Sile è inserito in un’ampia area verde nelle vicinanze del fiume Sile, non molto distante dalla città di Treviso in una zona che mantiene ancora gli aspetti paesaggistici tipici della campagna trevigiana.
La sua particolare locazione offre la possibilità di vivere un’ indimenticabile esperienza a contatto con la natura e gli animali, di rilassarsi lontani dai rumori e dalla frenesia delle città, di assaporare l’ospitalità familiare e la tranquillità di una campagna che in ogni stagione sa conquistare e farsi amare.
In questo piacevole scenario, l' agriturismo propone alloggio in camere ognuna diversa dall’altra, curate nei minimi dettagli e arredate con gusto e originalità, conciliando momenti di tranquillità e relax.
Il menu’, a prezzo fisso, varia a seconda delle stagioni e si caratterizza per la tipicità delle preparazioni e dei prodotti che spaziano dal prelibato radicchio trevigiano, agli ortaggi freschi dell' orto, dai funghi, alle erbette di campo, seguendo i canoni dell’antica tradizione culinaria veneta .
Le specialità sono: il pane fatto in casa, i salumi dei suini di casa, le tagliatelle all’uovo di produzione propria, e i secondi piatti costituiti da animali di bassa corte della fattoria (oca, anatra, faraona…). La ristorazione è aperta nel fine settimana solitamente con un menù fisso.



sabato 17 gennaio 2015

Le Vigne di San Giacomo a Comunicare per Esistere 2015



Se Stefano, patron del ristorante San Nicolò di Casale sul Sile (autentica gemma della ristorazione
trevigiana), ci ha ricordato il muller thurgau de 'Le Vigne di San Giacomo', qualche buona ragione ci deve pur essere.
Così, armati di curiosità , siamo andati a Roncade, abbiamo girato per via Pantiera e siamo giunti
nella sede dell'azienda, senza preavviso, per incontrare Gianluca Giacomin.
Sorpreso dalla visita, Gianluca si tranquillizza e si compiace quando apprende il nome del nostro suggeritore.
“ Il Muller Thurgau di ns. produzione è un Vino Spumante Aromatico di Qualità Extra dry, ideale
con piatti di pesce crudo, per il suo gusto morbido e dal sapore vellutato.”.
Ma facciamo un passo indietro.
L’ azienda, a conduzione famigliare, si trova a San Giacomo, piccola frazione del comune di Roncade in provincia di Treviso. La chiesetta medievale, eretta in nome di San Giacomo Ap. Il Maggiore, è il simbolo della cittadina ed è stata inserita nel progetto 'Comunicare per Esistere 2015, I Percorsi della Fede'.
Ai piedi sorge l’azienda agricola “Le Vigne di San Giacomo” che nel rispetto delle tradizioni ha voluto mantenere la vocazione del territorio impegnandosi nella coltivazione della vite.
La famiglia Giacomin, con la sua esperienza e notevole entusiasmo controlla tutte le fasi produttive. I vigneti sono coltivati con il sistema Guyot ad alta densità d’impianto e basse rese per ettaro; questa scelta concede al vino grazia ed eleganza in equilibrio con struttura e complessità aromatica. La cantina è una struttura completamente nuova e attrezzata per accogliere le più moderne tecniche di vinificazione che convivono con le antiche tradizioni. Tutto ciò permette la produzione di vini prettamente tipici di alta qualità.

Tra i vini bianche vogliamo ricordare oltre al muller thurgau, il prosecco frizzante, il prosecco extra dry e il manzoni bianco ; tra i rossi il merlot, il cabernet franc e il raboso.
Accenniamo, nella nostra immensa impertinenza, a Gianluca che 'questa zona', per noi vagabondi e 'veronelliani' incalliti, non gode di una particolare attenzione, per via di performances qualitative per lo meno dubbie.
La scoperta de ' Le Vigne di San Giacomo', ci ripaga di tante torture degustative !
Nella primavera 2015 saranno pronti anche i i vini di due varietà autoctone, che Gianluca ha preparato in collaborazione con l'Istituto Sperimentale di Viticoltura di Conegliano.



L'azienda verrà inserita, di buon diritto enoico, nei percorsi del progetto Comunicare per Esistere 2015, che verrà sviluppato a Milano nel periodo dell'Expo.
Ma Gianluca ci vuole ricordare un altro aspetto della sua azienda :
  1. L'impegno per la didattica in fattoria, dedicata ai bambini. Il profumo della terra, dei fiori selvatici, dei fiori dell'uva per finire alla fragranza della rugiada che baciata dal sole mattiniero ti lascia quel tepore nel corpo e nell'anima che immediatamente ti connette con la semplicità del vivere, legata al ritmo dell'agricoltura.......Fondamenti di quanto vogliamo trasmettere ed insegnare ai nostri figli, educare alla natura. Un'esperienza che rimane indelebile nell'animo di ogni bimbo che vive una giornata in simbiosi con la Vigna. “

Così sia !


sabato 1 novembre 2014

Aliseo Group partner di informazione di 'Comunicare verso Expo 2015'



L'iniziativa di informazione 'Comunicare verso Expo 2015, organizzzata dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto , ha avviato una riflessione sui temi dell'abitare di qualità.
'Abitare per Vivere' è un laboratorio di informazione sulla qualità in edilizia, non uno dei soliti
noiosissimi convegni nel corso dei quali politici e dintorni si parlano addosso in interventi
che non lasciano traccia.
I giornalisti e i comunicatori conducono invece i protagonisti della filiera abitativa in uno 'spazio' fatto di domande, di interviste in diretta, in modo da realizzare poi trasmissioni multimediali comprensibili e interessanti.

Partner d'informazione del laboratorio-progetto è il Gruppo Aliseo.
Aliseo Group è una realtà dinamica che vanta un’esperienza quarantennale nel settore del condizionamento, riscaldamento, ventilazione, filtrazione e recupero energetico. La combinazione di 4 marchi permette di offrire una gamma completa di prodotti per il trattamento dell’aria.
VENTILCLIMA, marchio storico del gruppo dedito alla produzione e commercializzazione di terminali idronici per applicazioni residenziali e commerciali. VENCO SYSTEM, produce e commercializza gruppi frigoriferi e pompe di calore condensati sia ad acqua sia ad aria, con potenze rese da 5 a 1.500 kW. EDEN, è il marchio orientato alle soluzioni complete in ambito commerciale con un’offerta di sistemi caldo freddo per il recupero energetico. MEKAR, è l’azienda specializzata nel settore delle unità componibili di trattamento aria con soluzioni da 1.000 a 100.000 m³/h per il condizionamento, riscaldamento, ventilazione, filtrazione e recupero energetico.

L’attenzione rivolta al mercato, unito alla ricerca e progettazione continua, permette di sviluppare nuove soluzioni che soddisfino appieno qualsiasi esigenza d’istallazione.
L’obiettivo primario del gruppo è fornire le migliori soluzioni in termini di prestazioni e qualità dell’aria.
L’alto grado di professionalità interno all’azienda, dal management fino ai reparti di produzione, controllo qualità e post vendita accrescono il valore del marchio, noto per l’affidabilità del prodotto. Per tutte queste ragioni Aliseo Group si propone come partner preferenziale per la fornitura di sistemi di climatizzazione a tutela del massimo comfort per ogni tipo di applicazione.


Aliseo Group interviene per 'raccontare' le proprie esperienze agli stages di informazione che si terranno in Asolo il 19 ottobre ; in Canton Ticino ( a Lugano e Mendrisio) ; a Milano il 28 ottobre (nella conferenza stampa di presentazione di Abitare per Vivere, che si terrà sui Navigli) ; al Festival Europeo dell'Abitare nei giorni 7-8 e 9 novembre, a Villa Razzolini Loredan in Asolo.

“La partecipazione del ns. Gruppo – commenta Francesco Boaro, presidente di Aliseo Group- si colloca nel quadro di un attenzione crescente al mondo dell'informazione locale,nazionale ed internazionale, per favorire il diffondersi di notizie e servizi che previlegino la qualità dell'abitare e
la valorizzazione del made in Italy in tutte le sue espressioni produttive.”




sabato 26 luglio 2014

I prodotti tipici del Canavese


L'appetitosa gastronomia locale conserva, per la gioia dei sensi dei buongustai, una nitida impronta artigianale: si esprime negli alpeggi dove i casari fabbricano gustose tome così come nelle cantine dove fermenta buon vino, nelle pasticcerie storiche e nel calore dei forni in cui nascono i lunghi grissini pazientemente stirati a mano così come nella (limitata) produzione d'amari e liquori.
Immaginate un tegame in cotto, appoggiato sul fuoco lento della stufa a legna, nel quale cuociono i prodotti dell'orto uniti alle erbe selvatiche raccolte durante una passeggiata sui monti canavesani; questa è l'immagine migliore per descrivere la cucina della zona, fatta di antichi sapori e storiche ricette che prevedono l'uso esclusivo di prodotti tipici locali.
La tradizione gastronomica di Canavese e Valli di Lanzo è solidissima, tanto che alcuni piatti inclusi nei menu dei ristoranti più noti sono gli stessi che venivano serviti alle tavole dei nostri nonni e oggi, proprio come allora, conservano tutto il sapore di una volta. Quella che viene definita cucina povera è in realtà ricca di ingredienti genuini.
I pasticceri del Canavese, sono veri e propri artisti, depositari di segreti che si rifanno ad antichissime tradizioni locali. Da assaggiare i martin sec, piccole pere cotte con vino e zucchero, la Torta '900, i Canavesani al rhum e gli Eporediesi al cacao. Ma ci sono anche i croccanti torcetti di Agliè, Andrate e Lanzo, le paste 'd rnelia a base di farina di mais, gli amaretti morbidi di Castellamonte e i Grappini di Chiaverano. E poi i canestrelli al gusto di vaniglia, cacao, nocciola, arancia, caffè, menta, cocco, pistacchio e i Biscotti della Duchessa al cacao, tipici di San Giorgio. Come tralasciare, infine, i nocciolini di Chivasso, nati all'inizio dell'Ottocento dal connubio di nocciole Piemonte, zucchero e albume o il Pan douss 'd Malgrà? Secondo la leggenda, quest'ultime era il dolce preferito dal signore di San Martino, proprietario del Castello Malgrà di Rivarolo intorno agli inizi del '500: il dolce preparato dai suoi cuochi richiedeva ben 48 ore di lavorazione e 24 di lievitazione naturale. Oggi le pasticcerie locali impiegano molto meno tempo a prepararlo e, in più, lo offrono in diverse varianti come il pan semplice, il pan rustico, il pan ricco.
I vini del Canavese hanno varcato ormai da tempo i confini regionali, facendosi conoscere e apprezzare in tutta Italia e anche all'estero. Sono prodotti da cantine sociali, che operano in regime di cooperative e da aziende private modernamente attrezzate e seguite da esperti per poter garantire l'utilizzo delle migliori tecniche di vinificazione. I vini più noti sono l'Erbaluce e il Carema, rispettivamente bianco e rosso.

L’Azienda Agricola Vitivinicola Orsolani



( Via Michele Chiesa, 12 San Giorgio Canavese Informazioni: Tel. 0124 32386),
L'azienda vanta una storia che inizia alla fine del secolo scorso, quando Giovanni Orsolani e la moglie Domenica tornano dall’America richiamati dalla nostalgia per la propria terra; così, nel 1894, nonna “Chinota” apre a San Giorgio Canavese la “Locanda Aurora” e nonno Giovanni si dedica con successo alla vigna e alla vinificazione. Da allora, attraverso quattro generazioni, la conduzione dell’azienda è sempre stata curata dalla famiglia Orsolani: attualmente vinifica esclusivamente Erbaluce proveniente da circa 15 ettari di vigna posizionati nelle migliori zone collinari del Canavese, con una personale interpretazione di questo vitigno. La produzione annua è di circa 100.000 bottiglie; le etichette sono: “la Rustia” Erbaluce di Caluso D.O.C., “Vignot” S. Antonio Erbaluce di Caluso D.O.C., “Sulè” Caluso Passito D.O.C., “Cuveè Storica” Caluso Spumante metodo Classico D.O.C..

Il Molino Roccati a Candia Canavese


Pietro Roccati, titolare del Molino di famiglia in Candia Canavese,ha ripristinato da quattro anni la secolare macinazione a pietra, che mantiene tutti i sali minerali e le proteine del mais, affiancandola a quella più moderna a rullo.Da qui parte anche la riscoperta delle antiche qualità di mais, una sfida difficile, fatta di piccoli numeri e dalla passione di pochi agricoltori.

I vecchi mestieri in Piemonte


All’artigiano Rossa Michele detto "Cicles", stagnino, venne l’idea di riunire, per una dimostrazione pubblica tutti coloro che esercitavano o avevano esercitato mestieri artigianali, la maggior parte dei quali non essendo più redditizi erano stati abbandonati.
Così, il 24 settembre 1986, dopo aver avuto il consenso di colleghi lattai, filatrici, cestinai, materassai, etc... con un gruppo iniziale di sei persone, ha fatto la prima dimostrazione a Rivalta Torinese, ciascuno esercitando in pubblico il proprio mestiere.
Il richiamo di pubblico, le espressioni di stupore e consenso furono tali che gli aderenti all’Associazione aumentarono di anno in anno fino agli attuali diciotto elementi.
L’accoglienza e l’approvazione che le dimostrazioni riscuotevano fecero si che venissero richieste da molti comuni, dapprima solo in Piemonte e poi anche in altre regioni d’Italia: Liguria, Lombardia e Veneto. Ultimamente sono stati chiamati anche in Francia (Chambery e St. Tropez).